Non sono mai stato un fan del pop e, a parte qualche brano che ho apprezzato, la voce di Michele Bravi è ben lontana dalle mie playlist.
Questa volta, però, è diverso.
Michele, prima di essere un cantante, è un ragazzo di 25 anni di cui 2 di buio a causa di un incidente stradale che ha causato la morte del conducente dell’altra vettura. Non esistono parole efficaci per descrivere il peso di un fatto simile nella propria vita, ancor di più se a viverlo è un personaggio pubblico sotto i riflettori e la pressione dei media ogni giorno. È sparito da tutti i social, scomparso dopo che il suo singolo “Nero Bali” con Elodie è diventato uno dei tormentoni estivi più ascoltati del 2018.
Non è mio compito fare gossip sulle vicende giudiziarie e sui riscontri, ma voglio sicuramente dare una grande chance al suo nuovo progetto.
La Geografia Del Buio è il titolo del suo album in uscita il 20 marzo e già dal titolo traspare un mood tutt’altro che comune. Non penso che il giovane autore de Il Diario Degli Errori stia facendo sciacallaggio sulle sue vicende, ma è inevitabile che il viaggio che ci aspetta tra le tracce è qualcosa davvero intenso. Emozioni forti che aspettano di essere ascoltate, una maturità artistica che l’ha portato a reagire e a mettere su musica le sue vicende.
Caro Michele, il tunnel è infinito, ma noi siamo pronti ad ascoltarti. Ti auguriamo di risolvere tutti i problemi della tua vita: con la legge e, soprattutto, con te stesso.