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Quando i Kraftwerk cantarono in italiano a Discoring

By maggio 7, 2020 No Comments

La notizia della morte di Florian Schneider, co-fondatore e anima dei Kraftwerk, è arrivata ieri come un fulmine a ciel sereno. L’immagine più recente dei Krafterk è quella dei loro concerti 3D, passati anche in Italia, qualcosa che aggiunge spessore alla costruzione del mito della band tedesca.

Ralf, Florian, Karl e Wolfgang, nella formazione forse più popolare e riconoscibile del gruppo, hanno saputo creare un immaginario pop che ha influenzato artisti di ogni sorta, dalle citazioni dei CCCP alla parodia tributo degli Autobahn nel Grande Lebowski con, tra gli altri, Flea ad imitarne movenze, accento, presunte ideologie nichiliste!

Uno dei più grandi punti di forza del linguaggio dei Kraftwerk è la leggerezza, la capacità di sapersi prendere in giro, portando avanti un discorso musicale importante.

Arrivati nel 1981 a Discoring, il programma ideato da Gianni Boncompagni, che per tutti gli anni ’80 ha dominato la televisione italiana a colpi di voci fuori campo super cool, fantasie di ellepì e atmosfere rubate alle discoteche del tempo, tra pavimenti fatti di cubi luminosi e americane affollatissime di luci semoventi, i Krafterk, introdotti da un giovane Jocelyn, decisero di proporre una versione di “Pocket Calculator” in italiano, corredata da robot-dance, mini synth, calcolatrici e sguardi buffi.

Un divertissement che oggi si tinge di nostalgia, ma che non smette di far sorridere.

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